DIETA MIMA DIGIUNO - Studio di Nutrizione e Salute | Dott.ssa Chiara Fantera - Biologa Nutrizionista

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DIETA MIMA DIGIUNO o DIETA DELLA LONGEVITÀ: cos’è, come funziona e chi la può seguire.

Le diete sono come gli smartphone: ne escono di nuovi con una frequenza a cui è difficile stare dietro ed il paese da cui tradizionalmente scaturiscono sono gli Stati Uniti. L’ultima che sta spopolando da quelle parti è la Dieta Mima Digiuno, nota negli Usa come Fast Mimicking Diet, che ha dato vita a scambi di opinioni abbastanza accesi fra dietologi, nutrizionisti e semplici persone che vogliono dimagrire. La Dieta Mima Digiuno è stata sviluppata un paio di anni fa dal ricercatore italo americano Valter Longo, impegnato sullo studio della longevità all'USC Longevity Institute. La Dieta Mima Digiuno è una dieta estrema, meglio dirlo subito, e il dottore stesso la definisce "programma dietetico di 5 giorni, da ripetere ogni 3-6 mesi, che nutre il tuo corpo mentre promuove cambiamenti rigenerativi e ringiovamenti, compresi gli effetti su una vasta gamma di marcatori che contribuiscono all'invecchiamento, come il colesterolo, l'infiammazione e il glucosio a digiuno".

Basata su un deficit calorico pilotato che fa in modo che il corpo reagisca come se si stesse digiunando, la dieta mima digiuno ha delle specifiche indicazioni riguardanti l’apporto calorico. Quest’ultimo deve rientrare nelle 1150 calorie quotidiane per il primo giorno e nelle 800 per quelli compresi tra il secondo e il quinto.
Per quanto riguarda gli alimenti ammessi, nel menu troviamo innanzitutto verdure cotte e crude (si può spaziare e prendere in considerazione le verdure a foglia verde, la zucca, i cavoli, le carote etc), da condire con olio extra vergine a crudo.
Lo schema della dieta mima digiuno prevede inoltre l’eliminazione delle proteine animali. Sono invece consentite le proteine vegetali, in particolare quelle provenienti da cereali integrali e da legumi secchi. Si può consumare il pesce, ma facendo molta attenzione a moderare le quantità. In linea di massima andrebbe mangiato non più di 2/3 volte a settimana, evitando le specie ad alto contenuto di mercurio.
La dieta prevede di eliminare tutti i cibi lavorati e caratterizzati da un’alta quantità di zuccheri semplici.
Un altro aspetto importante da considerare, riguarda la percentuale di proteine – carboidrati – grassi, che deve essere orientativamente pari a 10% – 34% – 56% per il primo giorno e a 9% – 47% – 44% per i giorni dal secondo al quinto. Una volta terminati i cinque giorni della dieta mima digiuno, bisogna tornare alla propria routine alimentare avendo cura di evitare le abbuffate.

Fin qui sembra tutto bene, si può provare per quei 5 giorni ogni 3-6 mesi a seconda del caso, non muore nessuno, ma (c’è sempre un “ma”…)...
Due aspetti che non mi convincono di questo protocollo alimentare sono: uno il fatto che per poterlo seguire bene bisogna acquistare il kit ProLon, che costa circa 180 euro, creato dal ricercatore. Non amo personaggi (spesso anche senza titoli in materia) che diventano milionari pubblicizzando i propri libri su una particolare dieta e vendendo integratori che servono a seguirla.
Il secondo aspetto è che non può essere una dieta adatta a tutti, anzi per alcuni può essere molto pericolosa. Ogni piano alimentare va personalizzato da un nutrizionista, dopo uno studio attento e complessivo della persona a cui è rivolto, perché ognuno di noi è unico nel suo genere con la sua storia clinica e di vita, quindi seguire protocolli standard non è mai vantaggioso, anzi per alcuni può essere anche pericoloso.
Infatti, questo protocollo alimentare va iniziato dopo aver consultato il proprio specialista, perché non tutti possono farlo.

CHI NON PUÒ FARE LA DIETA MIMA-DIGIUNO:
- Donne incinte o che allattano;
- Persone anoressiche o sottopeso;
- Persone con meno di 18 anni o oltre i 70 anni;
- Persone fragili o deboli di qualsiasi età o che hanno la pressione sanguigna molto bassa;
- Persone con patologie o che usano farmaci, senza l’approvazione del medico;
- La dieta mima digiuno non può mai essere abbinata a insulina o a farmaci che riducono i livelli di glucosio, perché questo abbinamento può essere letale, quindi assolutamente no per diabete tipo I;
- Sportivi, durante periodi di allenamento o competizione.
Inoltre, durante la dieta mima digiuno è sconsigliato fare la doccia molto calda e prolungata, specialmente d’estate; è sconsigliato praticare sport o altri sforzi fisici molto intensi. Infine, è consigliato guidare con molta cautela e non restare da soli nei giorni in cui ci si sottopone alla dieta per possibili svenimenti.

Ricordate che come prevenzione alle malattie e per stare in salute e vivere a lungo è importante seguire un’alimentazione sana ed equilibrata SEMPRE, è lo stile di vita che fa la differenza!
È inutile mangiare in modo scorretto e poi aggrapparsi a queste diete estreme e temporanee con l’illusione di correggere e azzerare tutti gli errori alimentari abitudinari, come una sorta di “confessione” e liberazione dei nostri peccati… Non serve a nulla, anzi a volte succede che dopo queste diete si riprende a mangiare peggio di prima con abbuffate, perché sostanzialmente questi regimi alimentari sono talmente brevi e restrittivi che non ci insegnano a mangiare bene, anzi sembrano quasi una punizione.
MANGIARE BENE SEMPRE, CONVIENE!

Dott.ssa Chiara Fantera - Biologa Nutrizionista
Via F. Petrarca, presso la “Cittadella della salute” - Civita Castellana (VT)
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