BANANE - Studio di Nutrizione e Salute | Dott.ssa Chiara Fantera - Biologa Nutrizionista

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BANANE, TRA POTASSIO E CURE ANTICANCRO. DUE BUFALE DA SFATARE.

Quando si parla di potassio si indica sempre la banana come la regina degli alimenti. Vero? In realtà, non è l’alimento più ricco del prezioso sale minerale. È bene dunque sapere che 100 grammi di banana ne contengono circa 350 milligrammi, quota che non pone il frutto sullo scalino più alto di un’ipotetica classifica. E così, nonostante le continue smentite da parte della scienza dell’alimentazione, i consumatori rischiano di credere nell’ennesima leggenda metropolitana.
Non a caso quando si hanno crampi per un’attività sportiva molto intensa, come quella dei runners, pressione alta o problemi di circolazione si raccomanda di consumare due banane al dì. E poi ci sono i fanatici per i quali la banana può risolvere ogni tipo di male. Così ci si sente raccontare che è un frutto insostituibile per tenere lontani i dolori muscolari, l’emicrania, i cali di concentrazione. Qualcuno la consiglia anche per l’unghia incarnita! Sempre per la solita storia del potassio.

Il potassio è di fatto un sale minerale indispensabile per il nostro organismo: agisce sul controllo della contrattilità muscolare, è alleato del sistema nervoso e aiuta a mantenere i valori corretti della pressione sanguigna. Ma il vero responsabile della falsa credenza è l’indimenticabile campione di tennis svedese, Björn Borg, che nella pausa delle partite si faceva inquadrare dalle telecamere mentre mangiava due banane. Inoltre, anche se è vero che le banane contengono il prezioso potassio, al confronto con altri prodotti si collocano al nono posto. Gli spinaci crudi, seguiti da rucola e cavolini crudi, ma anche da kiwi, grano saraceno, noci, olive nere, indivia, finocchi hanno la leadership tra ortaggi e frutta fresca e secca. Leader assoluti per il potassio, infine, sono i pistacchi.

Le leggende sulle banane non si fermano però al solo potassio. Qualche anno fa sul web cominciò a circolare la storia, ampiamente smentita anche se in molti continuano a crederci ancora oggi, che nelle banane mature fosse contenuto un “fattore di necrosi tumorale”. In pratica, si raccomandava di portarle a piena maturazione e, appena sulla buccia comparivano le inevitabili macchioline marroni, mangiarle. La ragione? In questa fase avrebbero la capacità di contrastare e combattere le cellule cancerose. E per dare validità a questa bufala si citava una fantomatica ricerca giapponese. Che esiste davvero.
Il riferimento è allo studio, che non mi risulta sia stato mai pubblicato su riviste scientifiche autorevoli, di due ricercatori giapponesi, Haruyo Iwasawa e Masatoshi Yamazaki, della facoltà di scienze farmaceutiche dell’Università di Teikyo. I due scienziati però non fanno mai riferimento al fattore di necrosi tumorale. In parole povere, le banane sono totalmente prive di questa sostanza. Anzi, le banane, a partire dal loro grado di maturazione, possono racchiudere una quota più o meno elevata di serotonina e dopamina, due ormoni che stimolano l’attività dei macrofagi. Anche in questo caso, però, siamo in presenza di un effetto limitato che, di certo, non può essere in alcun modo considerato una “cura”.

Non dimentichiamo, infine, che le banane che consumiamo noi, vengono da lontano, strappate acerbe dai loro alberi oltreoceano, avranno dunque meno nutrienti rispetto alla frutta fresca e di stagione proveniente dai nostri territori e molto probabilmente qualche sostanza non gradita per farle conservare più a lungo possibile.
La morale? Se proprio volete mangiarvi qualche banana, ce ne sono in commercio da agricoltura biologica o dal commercio equo e solidale: contengono vitamine e sali minerali, come tanti altri alimenti che sono alla base di un regime alimentare adeguato.

Con questa alternanza caldo/freddo, sole/pioggia si sa che una persona che si allena, tipicamente il runner o chi fa crossfit, diventa più soggetto a crampi, infatti le perdite di sali minerali o elettroliti aumentano dato il grande consumo di acqua (sudore). Allora scatta qualcosa: la necessità di BANANA! Lei sola può risolvere tutti i mali: prevenire i crampi, i dolori muscolari, il mal di testa, i cali di concentrazione e dicono pure l’unghia incarnita! E perché? Semplice…perché contiene POTASSIO. Il ragionamento è questo: CRAMPI = POTASSIO = BANANA.
Ragazzi…assolutamente no! Perché? Ve lo spiego in due passaggi.

1) Banana e Potassio.
100 g di banana contengono circa 350 mg di Potassio, vediamo qual è la percentuale su altri frutti freschi largamente diffusi (sempre su 100 g).

Albicocche: 320 mg
Melone: 333 mg
Ribes: 370 mg
Kiwi: 400 mg
Avocado: 450 mg
Degnissimi sostituti della banana, per quanto riguarda il potassio, e ricchi di altri sali minerali e vitamine (spesso più della banana). Ma ci sono altri alimenti che contengono potassio e non sono frutti, ve ne cito solo alcuni, anche questi facili da reperire.
Farina di frumento integrale: 337 mg
Cavolfiore: 350 mg
Spinaci surgelati: 354 mg
Noci: 368 mg
Indivia: 380 mg
Finocchi: 394 mg
Olive nere: 432 mg
Grano saraceno: 450 mg
Spinaci crudi: 530 mg
Pistacchi: 972 mg
Ma allora… perché vi ammazzate di banane? E’ ovviamente un frutto pratico e trasportabile, ma nessuno vi ha detto che dovete completare i vostri fabbisogni di potassio nello spuntino di metà pomeriggio!
Oltretutto le banane che consumiamo noi, strappate ACERBE dai loro alberi oltreoceano, avranno sicuramente meno nutrienti rispetto alla frutta fresca e di stagione proveniente dai nostri territori.



"Dolore di una vita intera sprecata a mangiare banane".

2) Potassio e crampi muscolari.
Innanzitutto il crampo può avere a che fare con i sali minerali, ma anche no! Però non complichiamo le cose e parliamo solo del caso della persona che si allena e perde molta acqua e di conseguenza elettroliti. Tra questi c’è il potassio, ma non è l’unico! Sodio, Calcio e Magnesio sono altri fondamentali sali minerali coinvolti nei meccanismi muscolari. Non basta rifornirsi di potassio a caso, ma bisogna rifornirsi di tutti quanti, nella giusta proporzione. Infatti ciascuno di essi deve rispettare una certa concentrazione e proporzione rispetto agli altri per svolgere al meglio il suo ruolo nella contrazione muscolare. Tutti sono fondamentali.
La profilassi, per evitare i crampi di questo tipo, è quella di avere un’alimentazione ricca, fresca e varia così da poter completare tutti i fabbisogni e ovviamente bere litrate d'acqua. E se mai aveste bisogno di prendere degli integratori rivolgetevi a chi ne sa qualcosa e vi può indirizzare su una scelta ponderata e sensata.
Cosa fare?
Basta con le banane? Ma no! Però dateci una frenata, ci sono miliardi di alternative spesso migliori. Consumate più spesso frutta di stagione e variate le scelte di tutti i giorni a tavola.
E poi...vedervi per strada, negli uffici e nelle palestre con ‘ste banane tra la mani (o in bocca) non è molto raffinato.

Buona mangiata a tutti.

Dott.ssa Chiara Fantera - Biologa Nutrizionista
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